LifeGate ospita Matteo Viviani delle Iene e racconta, con le parole e i dati raccolti da Simone Molteni, come contrastare le crisi energetica a partire dagli sprechi di casa.
“Con lo scoppio della guerra Russia-Ucraina stiamo attraversando una crisi energetica senza precedenti. Nemmeno la crisi petrolifera del 1973, anno in cui il prezzo del greggio e dei suoi derivati schizzò in seguito agli effetti dello scoppio della guerra del Kippur, determinò uno stravolgimento globale di tale portata".
La situazione porta a ripensare tutta la geopolitica dell’energia, come spiegato dal direttore scientifico di LifeGate, Simone Molteni, nell’intervista a Matteo Viviani de Le Iene (puoi recuperare la video intervista a questo link).
Le difficoltà, ha evidenziato Molteni, stanno attraversando tutta la filiera dell’energia: dall’approvvigionamento di materie prime alla distribuzione di prodotti finiti. La volatilità dei prezzi si è decuplicata, le dinamiche speculative affliggono il mercato e il costo dell’elettricità è schizzato”.
In molti sostengono che le sanzioni non basteranno a fermare la guerra. Ora che il conflitto sta contribuendo a far salire i prezzi, i prodotti petroliferi potrebbero fruttare da soli l’ammontare complessivo delle esportazioni di due anni fa. Nel 2022 si stima che la Russia guadagnerà circa 100 miliardi di dollari con il petrolio, 200 miliardi con il gas e 40 con il carbone.
Tuttavia, rendersi più autonomi dal gas russo e risparmiare in bolletta, lottando anche contro la crisi ambientale, è possibile, eliminando tutti insieme molti sprechi ed evitando i rischi di razionamento.
"La cosa migliore è diventare tutti più consapevoli di quanta energia sprechiamo inutilmente. Dobbiamo risparmiare il più possibile per renderci indipendenti" commenta Matteo Vivani delle Iene durante il servizio.
Nel nostro piccolo, tutti possiamo fare qualcosa. Evitare di sprecare è il primo passo per risparmiare: secondo Altroconsumo, ogni anno si potrebbe evitare il consumo di 2,5 miliardi di metri cubi di gas se tutti facessero più attenzione all’utilizzo dei sistemi a gas, come riscaldamento, acqua calda sanitaria e fornelli.
Ci sono poi le luci sempre accese e i limiti a condizionatori e riscaldamento.
Edifici più efficienti, grazie anche all’adozione di tecnologie innovative, e piccoli accorgimenti nei luoghi di lavoro, come lo spegnimento dei dispositivi elettronici di notte, contribuirebbero a ridurre la richiesta di energia.
L’auspicio è che l’elettrificazione del sistema energetico, di cui oggi si parla tanto come chiave di volta per la transizione energetica, sarà sostenuta da una più celere installazione di nuova potenza rinnovabile, al momento appesantita dagli affastellamenti burocratici e costellata da impianti operativi senza allaccio alla rete.